Carpaccio
Il nome del piatto CARPACCIO, ha una storia bellissima e che non tutti sanno e che io ho imparato leggendo il libro di Alessandro Marzo Magno “il genio del gusto” (http://alessandromarzomagno.it).
Innanzitutto il piatto nasce a Venezia nel 1963, in quello che forse ancora oggi è il locale più conosciuto dell’isola ovvero l’Harr’s Bar.
Il fondatore del locale Giuseppe Cipriani, padre dell’attuale titolare Arrigo, per andare incontro all’esigenza di una nobildonna veneziana tale Amalia Nani Mocenigo, a cui per problemi di salute era stata vietata la carne cotta, preparerà un alternativa cruda affettando un filetto molto sottile; essendo un po’ insipida, la arricchì con una salsa chiamata salsa universale in quanto adatta sia alla carne che al pesce.
In quel periodo a Venezia c’era una mostra dedicata al pittore Carpaccio, e fu proprio in suo onore che il piatto venne chiamato con il suo nome. L’artista amava i colori, caldi e ricchi e tra le varie tinte non risparmia sul rosso; quale nome migliore quindi?
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
300 gr carne di manzo naturalmente freschissima tagliata molto sottile
125 gr lamponi
spinacino fresco
per la salsa:
2 cucchiai senape
5 cucchiai olio evo
sale, pepe nero qb
PROCEDIMENTO:
Lavate e asciugate molto bene i lamponi e lo spinacino.
Preparate la salsa mescolando gli ingredienti mescolando molto bene affinché risulti omogenea, tenetela da parte.
Distendete le fettine di carne in un piatto da portata, al centro disponete lo spinacino e i lamponi e irrorate il tutto con la salsa.
Come avrete notato nella ricetta non compare il limone, in quanto tenderebbe ad ossidare la carne, al suo posto ho voluto aggiungere i lamponi che con la loro acidità vanno a bilanciare il piatto.
SALSA ALTERNATIVA:
Una alternativa a questa salsa è la salsa che Giuseppe Cipriani chiamava salsa universale e non è altro che una maionese assieme a della salsa Worcester; che poi è la stessa con cui viene servito tutt’oggi il carpaccio all’interno dell’Harry’s bar