Moeche fritte

Le moeche sono dei piccoli granchi tipici della laguna veneta che in primavera, tra aprile e maggio, ma anche in autunno, tra ottobre e novembre, vanno in muta: ovvero abbandonano la propria corazza dura e si presentano molli e tenere, adatte quindi a poter essere mangiate. Sono un tipico antipasto della tradizione lagunare da assaporare nei bacari Veneziani e oggi sempre più rare e preziose. Sono veramente un boccone prelibato che consiglio di assaggiare almeno una volta nella vita.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
12 moeche
2 uova
100 gr farina di mais per polenta istantanea
1 bustina di nero di seppia
olio di arachidi per friggere
farina 00
1 lime
sale
PROCEDIMENTO:
Sbattete le uova in una terrina, dopodiché versatevi le moeche ancora vive all’interno e lasciatele riposare un paio di ore in modo da far assorbire l’uovo.
Mettete a bollire in pentolino 400 ml di acqua, una volta raggiunto il bollore aggiungete un cucchiaino di sale, il contenuto della bustina di nero di seppia e versate lentamente la farina mescolando con una frusta per evitare di fare grumi, cucinate per un paio di minuti, seguendo le indicazioni della confezione e spegnete il fuoco. Per questa ricetta a me piace che la polenta rimanga piuttosto morbida, per ottenerla più o meno consistente basta variare la quantità di farina o di acqua.
Passate le moeche nella farina e friggetele nell’olio di arachide a 180° girandole con una pinza fino a quando avranno raggiunto una doratura omogenea e consistenza croccante, adagiatele sopra della carta cucina per assorbire l’eccesso di olio. Quando sono asciutte spolveratele di sale.
Versate la polenta nera in ogni piatto, e distribuite 3 moeche sopra ogni piatto , grattugiate finemente sopra un po’ di buccia di lime.
ALTERNATIVA: naturalmente se si preferisce una versione più classica si può eliminare il nero di seppia dalla polenta.
ABBINAMENTO VINO: A me piace abbinarle con un prosecco non troppo amabile per poter “sgrassare” il palato.